Il blog dei commercianti e dei piccoli imprenditori di Via della Pace a Brescia

domenica 28 luglio 2013

Un perfetto gioco di squadra!



E’ evidente che a Brescia c’è un problema commercio molto grave, basta andare in giro per la città e rendersi conto della tristezza delle tante vetrine ormai inesorabilmente chiuse, e dei negozi vuoti.
Avanti di questo passo, superiamo quella soglia irreversibile dove qualsiasi provvedimento preso sarà ormai inutile e senza senso.
Che fare?
Credo che la prima cosa sia di dare voce il più possibile ai diretti interessati, non solo alle organizzazioni, che sono strutture autoreferenziali, ma ai singoli cittadini che esercitano un lavoro in una condizione di  emergenza. Non ci sono clienti, non c’è una politica adeguata di sostegno.  E i negozi sono importanti, credo di averlo scritto ormai mille volte, sono la ricchezza della città, sono presidio, accoglienza, sono la varietà di produzione del made in Italy, sono l’espressione in prima linea delle piccole aziende italiane.
La chiusura dei negozi significa chiusura delle imprese di produzione, esempio:  quella vite così perfetta prodotta da una piccola azienda italiana, una volta chiusa la ferramenta, non esiste più e saremo costretti ad andare in un grosso centro fai da te a comprare un prodotto imperfetto cinese. E’ questo che vogliamo noi italiani?
Chiedo a coloro che nella politica si occupano o si occuperanno del settore commercio di uscire dal palazzo, perché questo è doverosamente il loro compito, e sentire i tanti problemi, solo così si può trovare una soluzione per tutti. Purtroppo in politica entrano sempre persone che con il lavoro autonomo poco hanno a che fare e i risultati si vedono.
Non c’è più spazio per iniziative datate, costose,  ma solo per  un progetto capace di mettere in relazione residenti e commercianti, uniti  nella valorizzazione  della bellezza della città, che ne ha tanta, da mostrare a quei turisti vicini e lontani affamati di un valore che solo l’Italia possiede e Brescia è uno scrigno. Una città meravigliosa, in un territorio diversificato pieno di risorse naturali ed  enogastronomiche da lasciare tutti senza parole. Vogliamo valorizzarle.
Ci vogliono parole semplici e nuove, condivise e trasparenti, per un progetto che non ha costi, investe tutta la città, nessuno escluso,  e rimette in moto un motore ingrippato. Un minimo di organizzazione, ma nulla calato dall’alto e deciso a tavolino, con costi,  stili e metodi non più applicabili, ci vuole  solo un perfetto gioco di squadra.  Risparmiamo denaro e facciamo circolare le buone idee…..serve qualcuno che le vuole raccogliere.  Chi si fa avanti?

Annamaria Beretta
Titolare di Rosantico

1 commento:

  1. perfettamente daccordo. stefano d'ambrosio titolare del il mercante di stelle-via pace-

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