Difendiamo i negozi ed i mestieri della tradizione perché la
tradizione è la nostra grande ricchezza
.
Abbiamo, o forse è meglio dire avevamo visto l’alta moria, la più alta
concentrazione d’Europa di piccole imprese, micro imprese ricche di
quella genialità e creatività che tutto il Pianeta ci invidia. Imprese
cresciute in un habitat unico, quello della bellezza, e che ora stanno
morendo al ritmo di una al secondo senza che la classe politica si
degni di fare qualcosa. La cura intrapresa da Monti per risanare il
Paese è diventata intossicazione mortale.
Ora si parla dell’aumento dell’Iva come fosse un gioco, senza
riflettere quanto sia deleteria per l’economia ormai precaria anche la
semplice ipotesi.
Ma dove fare sentire la voce di dissenso, di rabbia, di proposta
diversa che deve rilanciare le imprese se le piccole attività sono i
senza voce della Politica, non rappresentati là dove si giocano le
sorti di questo Paese?
Abbiamo affidato le nostre istanze alle organizzazioni di
rappresentanza ma oggi c’è da chiedersi se fanno veramente gli
interessi degli associati o preservano un ruolo che oggi non ha più
senso?
Ci vuole una nuova politica fatta di libere idee non di tessere e poltrone.
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